su Castellammare di Stabia e dintorni
«Dov’è nella stagione de’ bagni soggiorno più delizioso di questo? Il paese guarda a tramontana e a ponente, e si specchia nelle tranquille onde cristalline d’un mare sempre azzurro. Alti monti lo proteggono alle spalle riparandolo da’ cocenti raggi del sole di mezzogiorno. Il clima è temperato, le aure marine spirano perenni, e mille profumi esalano e si diffondono dagli aranceti che bruni e folti si estendono sulle circostanti colline». Così scrisse Cesira Pozzolini Siciliani in Napoli e dintorni (1880).
Lo splendore, l'amenità, le peculiarità (anche spinose) della Castellammare di Stabia di ieri sono testimoniati in diari, lettere e descrizioni di numerosi viaggiatori e visitatori (tra gli illustri ricordiamo Andersen, Dickens, Fucini). Scrittori, quali Boccaccio e Panzini, vollero ambientarvi una loro opera, altri la descrissero o citarono soltanto. Riferimenti non trascurabili si rinvengono presso storici e biografi. I brani che seguono ne sono un esempio.
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© Copyright 1998-2007 Giuseppe Centonze — Castellammare di Stabia. Ultimo aggiornamento: 19 febbraio 2012 |