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VITTORIA AGANOOR

 

Lettere da Castellammare

(1901)

 

 

 

 

 

 

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Ad Almerigo da Schio

 

Villa Moliterno, 10 luglio 1901

 

Partendo da Venezia, il mio pensiero era di tornarvi in Luglio dopo aver passato un mese con Virginia e un mese con Angelica. Invece Virginia si ammalò, io non ebbi naturalmente cuore di lasciarla, e quando il medico le prescrisse i bagni di Castellamare ed ella mi pregò di accompagnarvela, non seppi dire di no. Cosí resterò tutto il Luglio con lei, e poi dovrò andare da Angelica un po’ di tempo, giacché mi tiene già il broncio per il mio ritardo [...].

Io sto benino in questa pace e in questo clima delizioso. Figuratevi che né a Napoli finché vi fui, né qui ora si ha ancora avuto il vero e seccante caldo che a Venezia mi dicono abbia imperversato. Qui sempre un’aria fresca e impregnata di odori silvestri o di mare, perché da un fianco della villa abbiamo l’incantevole bosco di Quisisana, e d’intorno le alte piante del parco magnifico, in fondo al quale, disposto sul declivo erboso sparso di macchie e incorniciato da palme e cedri del Libano, s’apre gloriosa la magnificenza del mare. A destra la valle di Pompei; piú in là il Vesuvio fumante, con le falde biancheggianti di ville e paesi; l’isoletta romantica di Revigliano e un andirivieni di paranzelle e di barche tutte piene di sogni. Un incanto vi dico.

Virginia ora va proprio rifiorendo di giorno in giorno, e oggi appunto cominciò i bagni della Confluente. Io pure li fo. Sono ricostituenti, vi è ferro, arsenico, zolfo e mille altre buone cose. Ma il medico mi diceva che attribuisce la loro efficacia piú che altro a una loro qualità di elettrolisi; forse sbaglio a ridire, ma insomma a certa elettricità che la loro composizione sviluppa.

 

(Archivio Famiglia da Schio)

 

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A Marina Sprea Baroni Semitecolo

 

Villa Moliterno, 15 luglio 1901

 

A Napoli ebbi Virginia malata (dolori alle reni, perdite abbondanti e prolungate, etc etc.) quasi per un mese, ed avendole il medico prescritto assoluto riposo, io la facevo pazientare a letto con lunghe letture e chiacchierette etc etc. Il dottore le prescrisse poi i bagni di Castellamare e Virginia mi pregò di accompagnarla qui, né io ebbi cuore di rifiutarle quel che mi chiedeva, non vedendola ancora del tutto riavuta. Ora, grazie a Dio posso dirti che Virginia sta proprio benino e va rifiorendo di giorno in giorno. Qui la temperatura è mitissima anzi deliziosa. Abbiamo alle spalle il bosco di Quisisana, davanti il mare, e l’aria è sempre fresca e impregnata di selva o di salsedine. Questa villa poi è un incanto, e la buona principessa che ci vuole ospiti sue fino a oggi (domani ella parte per Aix e la villa resta fittata ai Mirelli per tutta la stagione) ci colmò di tante e tali bontà che a enumerarle ci vorrebbe un volume. Basterà dire che la sua ospitalità può quasi andar a pari con la tua, e come te ci fece trovare sulle toilettes e sulle scrivanie ogni utile cosa, perfino i bolli da lettere come fai tu [...]. Angelica mi aspetta a Cava col muso, e vi andrò in Agosto, ma ora sono qui e faccio anch’io questi bagni ferrati che mi giovano molto per l’anemia [...].

 

(Bibl. Civica di Bassano del Grappa, Epistolario in corso XII.3.3139)

 

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A Marina Sprea Baroni Semitecolo

 

Villa Moliterno, 16 agosto 1901

 

Le gallette te le ho mandate io perché sono bonissime col latte, il caffè, etc e leggierissime. Sono tanto contenta che tu le abbia accolte bene [...]. Io parto di qui lunedí prossimo, 19, per Cava dei Tirreni, giacché l’Angelica non vuol piú sentir parlare di dilazioni, e d’altra parte volendo io essere a Venezia per la metà di Settembre, debbo affrettarmi giacché altrimenti non resterei nemmeno un mese con lei [...].

Virginia ora sta proprio bene e la lascio tranquilla affatto [...]. Qui facciamo una vita di igienica contemplazione, perché davanti alla villa, fino alle 4 p. m. abbiamo l’ombra, e cosí stiamo là, fra le palme e i cedri del Libano, guardando il mare col Vesuvio in fondo, e le nuvole e i sogni che recano sulle lor mobili groppe. Qualcuno vien sempre da Napoli a colazione o a pranzo da noi, e la vita si fa molto all’aperto, nel bosco di Quisisana (delizioso) che abbiamo alle spalle o come ti dissi nel parco della villa.

 

(Bibl. Civica di Bassano del Grappa, Epistolario in corso XII.3.3183)

 

 

 

 

 

(Per il commento, l'inquadramento e i riferimenti bibliografici relativi ai passi riportati, nonché per altre lettere relative al soggiorno stabiese dell'Aganoor, cfr., tra gli Studi della sez. Letteratura e Territorio, G. CENTONZE, Vittoria Aganoor a Castellammare)

(Fine)

 

 Ex Tabulis Iosephi Centonze

 

 

 

 

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