«Castellammare, al centro del golfo e quasi dirimpetto a Napoli, offre al disegnatore molteplici tipi di studi interessanti. La bellezza degli alberi, il paesaggio movimentato e poi, da Pozzano a Vico, le forme grandiose delle rocce suggeriscono composizioni di stile nobile e maestoso». Così si espresse il pittore Lancelot-Théodore Turpin de Crissé nei Souvenirs du Golfe de Naples (Paris 1828).
La città fu meta, soprattutto dalla seconda metà del Settecento alla prima metà del Novecento, di molti e famosi vedutisti, tra i quali Hackert, Ducros, Dahl, i Gigante. Oggi ci restano centinaia di dipinti, acquarelli, guaches, disegni, incisioni, fotografie, che testimoniano l’interesse per la Castellammare pittoresca, nonché tantissime cartoline, che a partire dalla fine dell’Ottocento hanno diffuso le immagini più caratteristiche grazie ai turisti e ai villeggianti. Seguono alcuni esempi.